8 maggio 2009

OMAGGIO AL POETA GIUSEPPE VILLAROEL


Giuseppe Villaroel nacque a Catania nel 1889 e morì a Roma nel 1965. Molti critici a lui contemporanei apprezzavano di lui il mantenersi in una collocazione piuttosto autonoma rispetto "alle seduzioni della volubile moda", come scriveva, ad esempio, Luigi Tonelli; 
e Diego Valeri, riponeva Villaroel tra quei "pochi amici della poesia, i quali non vanno da pecore dietro i fautori d'una o d'un'altra moda, ma sentono col loro cuore e giudicano con la loro testa." Poeta sensibile e delicato, dotato di grande umanità, di lui vi propongo la poesia “Madre”, nella quale il Poeta ricorda con accorato rimpianto la propria madre.



MADRE
di Giuseppe Villaroel
Come tu mi portavi tra le braccia,
ti porto in cuore, madre. Altro non posso,
altro non so, per te, che mi nutrivi
di tanto amore che la morte sciolse.
Ora, da un quadro mi contempli e ignori
la pena dei miei giorni. Oh, come triste
questo freddo silenzio e il tuo splendore
di capelli, di volto e di sorriso
che mai non colsi. E sono vecchio, madre.
E tu giovane sei, bella e serena.

28 commenti:

  1. Giuseppe, insegnante di lettere24 maggio 2009 alle ore 12:15

    La madre gli sorride da un quadro, bella e serena, ritratta nello splendore della giovinezza e il figlio, ormai vecchio, sente più profonda la tristezza della sua vita solitaria, evidenziando con quanta amarezza viene fatta la constatazione "E sono vecchio, madre".

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  2. Mia madre è morta 5 anni fa per un tumore..
    questa notte ho ritrovato tra alcuni vecchi fogli in un cassetto, una poesia che le avevo dedicato all'età di 10 anni.
    La poesia era "Madre" di Giuseppe Villaroel.
    Strano il modo in cui il destino operi, la poesia potrei averla scritta io di mio pugno, le emozioni sono le medesime.

    Alessandro Calandrino

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  3. La poesia è fatta di poche immagini, semplici, non ha bisogno di spiegazione, è il sentimento che domina, è l’amore irrinunciabile tra madre e figlio, in particolar modo, l’amore filiale. Hai ragione, è una poesia bella e commovente, che chiunque ha perduto la propria madre può fare propria. Questi sono i misteri del destino, che la poesia può aiutare a decifrare. Anch’io ho perduto mia madre, e da allora ho sentito la necessità interiore di sentirmela ancora vicina, perché è ancora mia, dedicando alla sua cara memoria diverse mie poesie. Ciao, e grazie per tua testimonianza.

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  4. villaroel è il maggior poeta catanese del 900 ingiustamente dimenticato . vincitore di numerosi premi letterari fu il fondatore negli anni 50 del premio chianciano e dell etna-taormina.alcune sue liriche sono veramente stupende. amio avviso non è affatto un poeta minore.

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  5. Sono più che d'accordo, Villaroel non un poeta minore del '900. Il Novecento letterario italiano è costellato di grandi poeti ingiustamente dimenticati, e tra questi anche Villaroel, un delicato e grande poeta che io amo molto.
    Grazie...

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  6. estimatori di villaroel sono pochi ma ciò non vuol dire che non sia un grande . hola fortuna di possedere tutti i suoi libri e di avere frequentato da ragazzo a roma la casa dove viveva e che certe sere era un vero cenacolo , ho incontrato patti piazzolla curci repaci ed altri letterati e ho una grande nostalgia per quei momenti

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  7. Grazie. (mi spiace non conoscere il suo nome).
    La sua dev'essere stata davvero un'esperienza importante ed unica.

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  8. ora vivete dentro me vivente ,dopo verrà la vera morte quando non ci sàrà piu un cuore che sognando vi chiami alla terra umanamente.

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  9. caro ragone il fatto che lei ami villaroel le fa onore perchè dimostra di essere un letterato sensibile e profondamente umano. le faccio i miei complimenti

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  10. I grandi poeti non vanno dimenticati: grazie a voi per i commenti.

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  11. amo le terre che non ho mai viste e gli occhi delle donne sconosciute e le comete fulgide perdute nell infinito dietro ignote piste .......

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  12. villaroel è un grande poeta ignorato dalla critica ufficiale e universitaria perchè non era un comunista anche se passò la vita in ristrettezze. suo padre era un aristocratico che fu anche il presidente della confraternita dei bianchi di catania

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  13. se esisto lo devo a villaroel che un giorno del 1940 ricevette la visita di ercole patti con mio padre. casualmente era presente mia madre che era la nipote del poeta.scoppiò il colpo di fulmine ed eccomi quà

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  14. Grazie dei vostri bellissimi contributi. Villaroel è un grande poeta. Ma oggi purtroppo tutto è guasto, anche la Cultura. Ma non ci rassegniamo, nel nosto piccolo, continueremo a celebrare i figli migliori di un paese che forse non li merita...

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  15. grande e sensibile poeta sottovalutato in modo indecente vedo che ha ancora estimatori spero che negli anni a venire venga rivalutato come è giusto che sia.un grande sfortunato

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  16. Carezze di parole al nome più intimo che ci sia: Madre.
    Rifugio e manto di dolcezza senza età
    di un solo colore, quello dell’amore.

    Maria

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  17. villaroel .lo ricordo perfettamente. estroso quanto mai , ma sempre signore. un vero bohemienne. a roma ospite del nipote a catania della sorella sempre squattrinato ma simpatico e cordiale.innumerevoli gli episodi simpatici di cui fu protagonista in una catania del tempo che fù.addio villaroel spero che non sarai del tutto dimenticato.

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  18. sulla vita di villaroel si potrebbe scivere un libro. avventure pazzesche con donne sfide a duello situazioni drammatiche ed esilaranti polemiche letterarie scerzi feroci amicizie strampalate ammiratrici di ogni tipo con annessi espedienti per sgattaiolare fuori. se feydeau l avesse conosciuto ne avrebbe tratto una commedia.

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  19. con il premio chianciano creato dal poeta catanese villaroel iniziò un periodo d oro per la non cittadina termale toscana. purtroppo oggi è molto decaduta. villaroel amava chianciano e ne fece la sua seconda patria.purtroppo non se lo ricorda più nessuno

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  20. il 15 luglio è stato il 50 anniversario della morte del poeta. nessuno ha scritto un rigo in memoria del poeta nemmeno a catania che è la sua città natale.si è persa un oocasione per ricordare un grande che ha dato lustro a una città che certamente non lo merita

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  21. amo le terre che non ho mai visto e gli occhi delle donne sconosciute e le comete fulgide perdute dietro ignote piste.........

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  22. amo gli inaccesibili nevai e le montagne mute come stelle o vita è dolce quello che mi fingi o vita è triste quello che mi dai

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  23. e tu sei sola di tutte le donne quella ch io cerco sempre e non arriva l unica assente veramente viva

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  24. donna di te non m è rimasto in cuore che un silenzio di valli e di campagne odor di tigli nell està che muore r tralucere d alba alle montagne

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  25. attendono da noi forse la gioia che non avranno mai se a poco a poco risospinte dall uno all altro inganno piangono entro l inutile bellezza la loro assurda ed incompresa pena

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  26. non ti scostare è un intimo languore di sogno una felicità sottile. come se un po di cielo o po d aprile si fosse sciolto dentro il nostro cuore

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  27. ed io non so se questo ignoto affanno sia la mia stessa inutile fatica di vivere struggendo ogno mio sogno mentre lo creo dal nulla o
    ve sconfina ogni pensiero ogni atto ogni speranza amando a un tempo e disamando il mondo

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