28 ottobre 2011

EDOARDO CILLARI E LA FIAMMELLA DELLA SPERANZA.

 
"Perciò, al di là della logica, la storia dovrebbe compiere il suo percorso con i piccoli grandi gesti, restituendo all’umanità la sua dignità e il suo vero, naturale, insito valore. E forse per questo il mondo potrebbe essere un posto migliore. Ma questa è solo l’utopia dei poeti".

QUANTA VERITA’, in ciò che scrivi, Antonio, e soprattutto quanti riferimenti alla realtà più prossima si potrebbero fare… ma finché ci saranno i poeti, coi loro moniti, pur intrisi di utopia (ma utopia vivificatrice, a differenza delle ideologie foriere di morte che hanno velato di nero il mondo negli ultimi cento anni), beh, la fiammella di speranza non muore, ma si rianima di volta in volta… e Dio sa quanto questo nobilissimo sentimento, (la speranza) serva al mondo di oggi, dovunque e a tutti i livelli.
(Edoardo Cillari)

Grazie, Edo, carissimo amico.
Antonio

19 ottobre 2011

LORELEI, POESIA DI HEINRICH HEINE.

Lorelei, nella mitologia popolare germanica, è il nome d’una sirena del fiume Reno, che ammalia con il suo canto i marinai che passano di là e li fa morire. Affascinati dalla sua bellezza, essi non vedono gli scogli contro i quali fatalmente va ad infrangersi la nave, e le onde li travolgono.
Il paesaggio, sereno, che all’imbrunire si avvolge di luci misteriose e lascia illuminata dal sole soltanto la cima del monte, prepara l’apparizione fantastica della fanciulla bellissima e la circonda di un fascino misterioso e incantevole coi suoi lunghi capelli biondi, fermati da pettini d’oro, e coi gioielli che mandano bagliori nella luce del morente sole, con quel suo canto che il vento trascina lontano, dove chissà.
Il poeta si abbandona alla suggestione della leggenda popolare, metaforizzandola nella condizione dell’esistenza umana, pur con versi di leggerezza e con il ritmo d’una delicata fiaba.

LORELEI

Non so perché in fondo al cuore
così triste mi sento:
una fiaba d’antichi tempi
non vuole uscirmi di mente.

L’aria è fresca e s’imbruna;
placido il Reno scorre;
la cima del monte s’illumina
nel raggio del sole che muore.

Quasi un prodigio, una fanciulla
bellissima lassù siede:
lampeggiano aurei gioielli;
si pettina le chiome d’oro.

Con aureo pettine le avvolge,
modulando una sua canzone:
ricca di un fascino arcano,
violento, la melodia risuona.

Nell’esile nave il marinaio
selvaggia angoscia afferra:
più non vede gli aguzzi scogli,
proteso è il suo guardo nell’alto.

Ben so che l’onde alla fine
vascello e nocchiero ingoiano:
così del canto della Lorelei
il fascino arcano s’adempie.

Ben so che l’onde alla fine
vascello e nocchiero ingoiano:
così del canto della Lorelei
il fascino arcano s’adempie.

Heinrich Heine  (poeta tedesco 1797 – 1856)
(Traduzione di Natalino Sapegno)

12 ottobre 2011

PERCORSI COSTIERI D’AMALFI.

 
PERCORSO COSTIERO



I muli carichi di legna
taciti e indifferenti
alla corda tesa del padrone
vanno per le viuzze strette
ove a tratti s’incontrano
scalini sgretolati
da sempre conosciuti

sui muri di pietre
immobili al sole le lucertole
si giocano l’attesa degli anni

mentre più in là
oltre un vivace
groviglio di fichidindia

scorre un rio
sul letto di pietre
levigate da una catena
di piccole cascate

Antonio Ragone 
(Da "I Passi sul sentiero conosciuto - Verso marine sponde"
Giovane Holden edizioni 2010)

7 ottobre 2011

IL MONDO POTREBBE ESSERE UN POSTO MIGLIORE?


Il cammino della Storia non è mai identico a quello dei sentimenti. Quello che può apparire logico non sempre potrà apparire giusto. Nel corso della storia umana molte iniziative sono state intraprese solo perché la logica pretendeva (e pretende) che si agisse in un certo modo per interessi che non sempre sono stati giusti. Anzi, forse proprio per questo l’ingiustizia ha preso il sopravvento sulla giustizia solo per salvaguardare il valore della logica, che oggi potremmo definire la logica del mercato le cui conseguenze proprio in questi mesi l’umanità sta drammaticamente vivendo. La storia, quella vissuta dagli uomini al di fuori della logica, è intrisa di segreti, paure, dubbi, sconfitte attese, domande. Perciò, al di là della logica, la storia dovrebbe compiere il suo percorso con i piccoli grandi gesti, restituendo all’umanità la sua dignità e il suo vero, naturale, insito valore. E forse per questo il mondo potrebbe essere un posto migliore.
Ma questa è solo l’utopia dei poeti.

2 ottobre 2011

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