12 dicembre 2011

AI MONTI DI TRENTO, DI ALFONSO GATTO.


Nella sera i monti acquistano una particolare bellezza, appaiono più maestosi, solitari, grandi masse tinte d’azzurro. Al Poeta portano il ricordo d’altri monti, quelli rocciosi che sovrastano il golfo di Salerno, la sua città lontana. Nel silenzio placido della sera e della chiarità lunare che induce al sogno riemergono intatti i ricordi. Dolcissima la visione della madre lontana, sola in quella chiara notte d’ottobre insieme con la luna, mentre la brezza le agita i capelli sulla fronte e le case intorno vanno facendosi oscure. Un ricordo si precisa, nitido, è un momento di profonda intimità fra madre e figlio: era anche quella una sera di luna nascente, il cui tenue colore si confondeva con l’ultima luce del giorno, quando la madre gli posò le mani sul capo dicendogli vedi, a noi d’intorno il tempo s’è fermato; ed è proprio quest’indugiare delle mani della madre sul suo capo che arresta il tempo e dà a quella materna carezza un potere che supera gli anni e trasfigura d’azzurro tutto il passato.

AI MONTI DI TRENTO

Bei monti della sera
azzurra è già l'Italia.

Penso a mia madre sola con la luna
nella notte d'ottobre, ancora estiva
la brezza muove i suoi capelli, imbruna
sulle case d'intorno.

Così la chiara spera
dei monti a lungo ammalia
nei pascoli la sera.
Odora già l'Italia
di polvere e di rose.

Era la luna ancora effusa al giorno,
mia madre a lungo sul mio capo pose
le mani e disse: « vedi, a noi d'intorno
il tempo s'è fermato... ».

Bei monti della sera
azzurro è il mio passato.

Alfonso Gatto                        
Da (“Arie e ricordi” 1940-1941 in Poesie scelte dall'autore - Arnoldo Mondadori Editore 1972)

2 commenti:

  1. nella sera il profumo dei fiori si fa più acuto e la terra emana anch'essa il suo odore di polvere di rose dove è immerso il ricordo della madre lontana...

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  2. In questo mondo dominato dall'insensibilità e dai cattivi sentimenti di alcune persone odiose,il legame affettivo che ognuno di noi ha instaurato,attraverso gli anni,con la propria adorata ed ahimé!perduta madre,costituisce l'unico dolcissimo vincolo che ci tiene "ancorati" ai ricordi del passato.

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