23 ottobre 2014

OSTERIA, DI MARIO LUZI.


Mario Luzi
Castello di Firenze , 20 ottobre 1914 – Firenze , 28 febbraio 2005



OSTERIA

L’autunno affila le montagne, il vento
fa sentire le vecchie pietre d’unto,
spande dal forno un fumo di fascine
a fiotti tra le case e le topaie.
Son dietro questi vetri d’osteria
uno che un nome effimero distingue
appena, guardo. La mattina scorre,
invade a grado a grado l’antro. L’oste
numera, scrive giovedì sul marmo,
la donna armeggia intorno al fuoco, sbircia
verso la porta se entra l’avventore.


Seguo la luce che si sposta, il vento;
aspetto chiunque verrà qui
di fretta o siederà su queste panche.
Il bracconiere, altri non può essere
chi s’aggira per queste terre avare
dove la lepre a un tratto lampeggia,
o il venditore ambulante se alcuno,
raro, si spinge fin quassù alle fiere
ed ai mercati dei villaggi intorno.
Altri non è da attendere: Chi viene
porta e chiede notizie, si ristora,
riparte in mezzo alla bufera, spare.


Che dura è un suono di stoviglie smosse:
guardo verso la macchia e più lontano
dove solo la pecora fa ombra,
mi reggo tra passato ed avvenire
o com’è giusto o come il cuore tollera.


Mario Luzi



“Mi reggo tra passato ed avvenire / o com’è giusto o come il cuore tollera”.
 Un distico meraviglioso.
Sostenersi coi ricordi del passato e allo stesso tempo tentare di tenersi aggrappato alla speranza d’un futuro che sia migliore del presente o almeno sia fatto in una maniera vivibile, più dignitosamente sopportabile.

18 ottobre 2014

LA VILLA COMUNALE DI VIETRI SUL MARE.




La Villa Comunale di Vietri sul mare... un particolare di cielo e mare e... poesia.
 
Lì c'è il Viale dei Poeti.

13 ottobre 2014

POESIE DI AGNESE DI VENANZIO.



Il mio tempo

L’ anima si prepara
come vela
per mari sconfinati!...
quale porto
le darà riposo?...


Agnese Di Venanzio
Roma, 30 - 01 - 1999   sabato



Questo tempo

Vorrei fermare il tempo
di questo * tempo speciale *
che vive di ricordi di gioie e di dolore
c’ hanno abbellito il cuore
Serena è la vita, nonostante
la fatica e le ferite aperte
per le cose sofferte
Il labbro
prega costantemente
ed occupa la mente
poi accenna un sorriso
e subito è paradiso.

Agnese Di Venanzio
Roma, 12 - 10 - 2014 
domenica h 06,10

  

Note:
Aspettando l’alba, ed il suono della sveglia fissata alle 06,50 per apprestarmi a farmi pronta per la S. Messa mattutina domenicale, ecco i pensieri giungono in modesti versi si riordinano. Sto vivendo un periodo di prova, accolto con grande serenità e quasi gioia spirituale poiché lo considero salutare per l’anima mia. Tutte le prove della vita, se ben vissute e prese  in esame attentamente SONO necessarie per la propria purificazione.   Penso!... e mi dico … sto scrivendo, un piccolo premio!...  tutta questione di salute mentale. Grazie cielo e quanto contieni.




I soliloqui

Questi miei soliloqui
par siano innocui
mentre rancori, giudizi
pensieri intrisi di vizi
capitali
intrisi di mali
e malcontento
questo è il vero intento.
Ferma * Signore *
l’amarezza del cuore.

Roma, 12 - 10 - 2014 
domenica h 07,00

Agnese Di Venanzio



Note:
I soliloqui - testo apparentemente contraddittorio a quello scritto alle 
h 06,10  dal titolo “ Questo tempo “ che parla di un tempo speciale di vita serena nonostante tutto. I soliloqui , sono (come capita a molte persone in cammino spirituale) il reflusso acido di ciò che ci sembrava aver perdonato. 
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