Carissimo Antonio, non sai che gioia mi abbia dato leggere, dalla ultima tua e-mail, i tuoi ricordi da bambino... a chi, peraltro, non è capitato di tornare a casa bagnato fradicio per sorbirsi, ineluttabili come... il passar degli anni, le reprimende più o meno bonarie della propria mamma, peraltro, direi, quasi... istituzionalmente delegata a farci da guida (a volte un po’ troppo apprensiva... oggi si direbbe "pallosa"...) ma questo lo si dice quando si è giovani, poi col tempo si rivaluta immancabilmente anche quest'aspetto che negli anni dei... brufoli ci faceva penare non poco. Mi è capitato tempo fa di pensare a Pinocchio ed alle due figure che incarnavano proprio questo mondo di premure, di esperienza, di consigli "pro bonum", ovvero la fata dai capelli turchini ed il grillo parlante, e così mi è venuto da pensare che ognuno di noi, nell'infanzia, è stato "marchiato a fuoco vivo" dai consigli, dai sacrifici, dall'esempio della prima persona che i suoi occhi hanno visto: e ciò, caro Antonio è vero per tutti: belli, brutti, uomini potenti e umili contadini, ricchi sfondati e clochard: fatto sta che la mamma è il primo e decisivo imprinting per tutti gli esseri umani, e, da esperto/appassionato di lingue, mi sono sempre meravigliato del fatto (che credo veramente non casuale) che in quasi tutti gli idiomi di tutti i ceppi linguistici la parola che designa la madre abbia un suono più o meno simile… mum, mère, mutter, majka o mama... (questo è serbocroato!)… chissà perché, ma veramente credo che non sia un caso... così, caro Antonio, puoi vedere che non solo i poeti, ma anche i... linguisti hanno dalla vita la loro dose di misteri senza una soluzione equanimemente condivisa.
Edoardo Cillari
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