È una breve e bellissima lirica di Heinrich Heine, importante
poeta tedesco che ha un posto rilevante nella cultura tedesca dell’ottocento e
la sua fama si è diffusa oltre i confini della sua terra. Di lui ho già
pubblicato su questo blog la poesia Lorelei.
La lirica è d’ispirazione romantica nel soggetto fantastico,
ma ha un sapore attuale e realistico nella sua espressione. Essa mette a
confronto due solitudini molto distanti: da una parte c’è il pino dell’Artide,
avvolto nel suo mantello di ghiaccio, dall’altra c’è la palma in terra
d’Oriente sulla parete di pietra riarsa dal sole. Il pino solitario dorme nel
suo gelo e sogna una palma, solitaria anch’essa, che piange sull’arida roccia,
spaccata da un sole cocente. È una suggestiva immagine di due solitudini
opposte che lancia molti spunti di riflessioni anche per questa nostra attuale società
così distratta e indifferente. Forse, essere più attenti alle voci della natura
ci aiuterebbe a meglio comprendere la nostra vera essenza.
IL PINO
Un pino sta solitario,
nell'Artide, sulla nuda vetta.
Dorme: in un mantello candido
l'avvolgono ghiaccio e neve.
Dorme, e sogna di una palma,
lontana, in terra d'Oriente,
che sola e tacita piange
sull'arsa parete di pietra.
Heinrich
Heine
(poeta tedesco 1797 – 1856)
(Traduzione
di Natalino Sapegno)
Carissimo Antonio ,vorrei avere la tua conoscenza letteraria per commentare questa lirica bellissima,commovente una similitudine , mi ci sono ritrovata!...sapessi in chi !....Sto ascoltando l'Aida ... Sanerà il tempo le angosce del mio cuore ....
RispondiEliminaUn grazie ed un bacio .
Solitudine del cuore....solitudine d'amore...freddo e gelo ...l'insensibilità degli altri è uno schiaffo al nostro mondo che sta morendo.... Ciao Antonio e grazie.. :)
RispondiEliminaGli opposti si attraggono e pensano insieme..
RispondiEliminaBellissimo post...non vorrei perderti di vista, caro amico...
Ti iscriveresti al mio blog?
Posso avere questo onore?
http://rockmusicspace.blogspot.it/
Potevo fare a meno di condividere? Certo che no!
RispondiEliminanel luogo distante
RispondiEliminaalla ricerca dell’Estasi del cuore
là
dove si sgretolano le ombre
e il pensiero vive
protetto dal male dell’assenza
Mariaconcetta
Stupenda poesia!
RispondiEliminaBellissima lirica !...Antonio grazie prezioso amico ( non sembri neppure virtuale !....per ciò che ci comunichi ...
RispondiEliminaSì, é vero :le due solitudini messe qui a confronto ci inducono a riflettere sulla fragilità e sulla superficialità degli esseri umani,i quali sono sempre impegnati nelle problematiche materiali che attanagliano la loro mente.
RispondiEliminaBella e molto delicata questa lirica;suggestivo è l'albero innevato qui ritratto,anticipazione del Natale che sta per arrivare.
Antonio caro, prezioso cultore di poesia, sì malinconia che sempre si addossa nelle lontananze di un amore, di una nostalgia che simbolicamente ben si evidenziano nei due solitari alberi... Come sempre sei straordinario nell'interpretare le essenze del cuore umano! Grazie...grazie per esserti ricordato di me nel tag! Ciaooo e a presto stimatissimo poeta!
RispondiEliminaBella. Due solitudini, ma due solitudini differenti. Il pino almeno sogna, la palma...piange.
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