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8 aprile 2013

QUANDO LA PRESENZA SI FA ASSENZA...


Quando la presenza si fa assenza perché la vita impedisce ogni contatto, allora essa preclude al rapporto interpersonale tra i nostri stessi simili, così che s’apre un abissale spazio d’amore interamente vuoto che ansima solo d’essere riempito. Una voragine, un luogo immenso giacché incontenibile è l’amore che potenzialmente l’uomo possiede e può a sua volta condividere con gli altri. Viviamo chiusi nel nostro travaglio, nel dolore profondo del cuore incapace d’aprirsi non perché non voglia, ma solo perché è il mondo esterno a chiudergli ogni varco. Quel varco che s’apra al risveglio delle nostre coscienze dove tutti ritrovarci e sentirci consapevoli che non ci siamo smarriti. È solo una terribile distrazione che fa molto male, un’inquietudine che non trova riparo in questo precario giardino della nostra essenza.

16 commenti:

  1. Già...assenza... quando si commisura al vuoto lasciato, quando il silenzio lo contiene ingigantendo il malessere, l'abbandono. Sì, caro Antonio, gli esseri umani spesso e facilmente si ammalano di solitudine, quella solitudine che non ha appunto presenze con le quali confrontarsi e dialogare e confortare così pure il dolore, primo sintomo ove la ragione non trova mai spazio per calmierare l'infelicità!

    Grazie favoloso Antonio...i tuoi pensieri trascinano sempre la mia mente e il cuore!!! Un abbraccio forte!

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  2. C'è diffidenza e tanta depressione, l'una rinforza spesso l'altra tanto da renderci vegetali senza radici. Grazie, amico caro! Maria Pia monicelli

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  3. Antonio, grazie del graditissimo pensiero condiviso .Difficile rispondere adeguatamente a sentimenti tanto profondi.Quando uno ha un animo gentile come il tuo, ed in più un cuore generoso che offre ad altri tali sentimenti , raddoppia il valore.I tuoi scritti,riescono sempre a penetrare il più intimo del mio cuore e sfiorano anche ricordi vissuti. Quando ti leggo capita che scrivi cose sempre a ritmo con ciò che é la mia vita attuale. Il tema della presenza - assenza , io l'ho vissuto pienamente, ero sola e non lo sapevo. Da tempo sono sola (materialmente)ma questa solitudine mi ha condotta a poco a poco verso una spiritualità più consapevole e profonda , é così che avverti la PRESENZA ESSENZIALE , é così che riesci a sentirti viva dentro e ti senti ispirata a compassione per chi é solo più di te. Ringrazio Dio per avermi messa sulla tua strada amico Antonio .Ti dichiaro : " preziosa tesserina " nel puzzle della mia vita . Un forte abbraccio mio, ti giunga sincero.

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  4. Antonio carissimo, grazie per aver condiviso questo tuo profondo pensiero, sei il poeta che sa leggere e scrutare con delicatezza il cratere dell'animo, nobile e generoso.. ben delineato il concetto assenza -presenza e ogni assenza preclude una presenza..nella totalità dell'assenza emerge la mancanza dell'abbandono, la sofferenza, l'inquietudine e l'amarezza di non essere ascoltati dal proprio simile e il dolore sembra che sottrae il fascino alla vita... eppure in questa assenza mentre l'animo si lacera diamo voce e suono ad emozioni, riscoprendo il senso della vita. Ti abbraccio di cuore.

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  5. as-senza
    .
    e cammino percorsi
    senza ombre
    senza orme

    solo il segno
    dell’appartenenza mia
    silenziosa

    Non atona non orfana la voce.

    Un bacio Antonio
    Maria

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  6. Caro Antonio la tua sensibilità e vicina alla mia...e ti rispondo con questa mia poesia
    " Paura "
    Parole ardite, sinfonie nascoste..
    venti ribelli lesinano risposte.
    Il volto celato da un dire malsano
    perde la direzione dell'essere umano.
    Ogni patto è stato stravolto
    ogni uomo grida e manifesta
    la paura di un domani paventato.
    La nebbia copre l'altrui dimora..
    nella notte si consumano i colori.
    La vita si tinge di pochezza..
    sconosciuto destino reo e inconsapevole
    dell'altrui cuore consumi le fatiche.
    Rimbalza nella sabbia..
    il filo della rete
    il frutto acerbo non conoscerà
    altra terra..
    ormai il verde
    ha lasciato il passo stanco.
    Copyright © 2012- 2013 Rosaria Magnisi tutti i diritti riservati
    Nella tua assenza è forte il senso di paura....come in tutti noi.....grazie per come scrivi e come sei..profondo..un caro saluto Rosaria

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  7. Grazie Antonio, è molto bella.

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  8. Grazie Antonio, una bella scoperta è il tuo Blog.

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  9. Emozionatissima con gratitudine, infinitamente la ringrazio per questo suo prezioso dono.Trascinante poema per la reale verità di sentimenti afflitti da..."l'abissale spazio d'amore interamente vuoto che ansima d'essere riempito".Fantastico capolavoro, sinceramente mi congratulo e mi pregio di averne preso visione.Con simpatia un caro saluto.

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  10. Rosamaria Francucci9 aprile 2013 alle ore 08:51

    non ho parole... posso solamente ripubblicarla, Grazie Antonio!

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  11. "giardino della nostra essenza."L'ESSENZA DEL NOSTRO ESSERE...GRAZIE ANTONIO...BELLISSIMA POESIA

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  12. Antonio, carissimo l'eleganza dei tuoi versi e' davvero unica ed inimitabile....Un abbraccio di sincera amicizia. Sempre eccelso. Ti stimo immensamente.

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  13. Farsi presenza significa accettare il rischio dell'assenza...

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  14. Il vuoto non esiste, perchè contiene ciò che è invisibile a noi stessi. Antonio, con questa riflessione ha evidenziato che la mancanza d'amore è ciò che più si rende percepibile quando si ha bisogno di colmare un vuoto che ci appartiene e che ci fa sentire assenti e assordati dal silenzio delle risposte mancanti. L'amore è dappertutto, riempie tutte le cose, è all'origine di ogni cosa e senza di esso non si genera la vita. Esso è il primo a soffrire quando si vuole offrire per riparare quei vuoti prodotti per i nostri errori di orgoglio che non ci fanno tendere le mani e ci fanno chiudere nell'assurdità dell'assenza. ANGELA NATALE

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  15. quando l 'assenza diventa dolore , al momento nulla si può fare che voltare pagina per non eserne straziati . . . Scusa il ritardo serena giornata.

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  16. Quando la presenza si fa assenza, il mondo ti cade addosso, le certezze scompaiono, lasciando indelicato spazio alla solitudine... Una solitudine inclemente, forse immeritata, forse meritata... Ma sempre amara nella consapevolezza che le assenze non torneranno mai più a splendere di presenza... Chapeau

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