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19 dicembre 2013

ALFONSO GATTO, NATALE AL CAFFÈ FLORIAN.



NATALE AL CAFFÈ FLORIAN

La nebbia rosa
e l'aria dei freddi vapori
arrugginiti con la sera,
il fischio del battello che sparve
nel largo delle campane.
Un triste davanzale,
Venezia che abbruna le rose
sul grande canale.

Cadute le stelle, cadute le rose
nel vento che porta il Natale.
 

Alfonso Gatto
(da “Il capo sulla neve”, 1949)
 

Trovarsi nella notte di Natale in un caffè, il famoso caffè Florian di Venezia che si affaccia su Piazza san Marco, dev’essere per il poeta, lontano dalla sua città, un’occasione per meglio leggersi dentro e smarrirsi nei meandri del rimpianto. Nessun accenno al lusso del locale allestito a festa o alla bellezza della laguna veneziana. Anzi, qui, tutto il contorno si fa piccola cosa per dar spazio alla riflessione. I vapori sono arrugginiti nel freddo della sera e il battello sparisce, tutto si dissolve nella brumosa nebbia della sera e perfino si fa triste il davanzale. C’è posto solo per l’anima di Alfonso, che penserà? Alla vita che sfugge, alle cose smarrite e mai più ritrovate, alla nostalgia dell’atmosfera natalizia della sua casa lontana? È emozionante, ci si commuove di fronte ad una descrizione poetica così lucida e così amara, e così bella! Solo i grandi poeti possono arrivare a simili altezze.

6 commenti:

  1. Grazie alla carissima amica Dina Martino...

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  2. “Cadute le stelle, cadute le rose”
    Mentre fiocca la neve dentro ed è natale.

    Chissà se almeno il Ponte di Calatrava ci salverà….

    Magnifico Alfonso

    Maria

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  3. Che bella poesia Antonio. Grande è il poeta della nostra terra.

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  4. Conosco il Caffe' " Florian" di Venezia per esserci stata qualche anno fa.
    Nel leggere questi versi sublimi,provo a calarmi nei panni del poeta,il quale vive lontano dalla propria famiglia e dalla propria terra,una terra molto solare e non brumosa come quella nella quale lui è costretto a vivere.

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  5. Qualcuno mi può fare la parafrasi?

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