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3 agosto 2015

DA "FANCIULLO DEL GOLFO" IN RIVERBERI VIETRESI.




“Le nuvole c’erano ad inventare il cane 
poi pecore sparse nel ceruleo ovile 
e l’orso roccioso della costa d’Amalfi. 
Aveva i tuoi occhi l’irrequieto gabbiano 
al mare già regalavi la tua breve storia”. 


Antonio Ragone

(Da “Fanciullo del golfo” in Riverberi vietresi – Ed. Akkuaria 2012)

6 commenti:

  1. intimo poetico sublime!!! Ti abbraccio Antonio!!!

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  2. Mariaconcetta Lo Re3 agosto 2015 alle ore 10:26

    Giochi negli occhi a cercar bellezza.
    Tra i Blu la Vita si dipanava colma.
    Tornano e nel cuore mai assenti.
    Ti voglio bene Anto'

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  3. Grazie Antonio , la tua osservazione, con la sensibilità, arriva al cuore

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  4. Maria Pia Irma Ciccolini3 agosto 2015 alle ore 10:28

    grazie......

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  5. Antonio....sei proprio bravo...

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  6. un quadro poetico, con tratti ben definiti, ma delicatissimi nel tocco, fin dove l'anima vibra nei versi.
    Una dolcezza non solo d'artista ma d'amabile poeta.
    Un caro saluto

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