Antonio carissimo, in questo maggio odoroso, la nostalgia della campagna si fa sentire insistente; le tante e belle serate e notti trascorse li a dormire e la sera tarda, nella stanza del riposo, con le finestre aperte, udire il canto degli usignoli, i tanti versi strani degli animali notturni, suoni e rumori che solo il silenzio evidenzia; affacciarsi al davanzale, respirare il profumo d'erba umida e vedere le lucciole salire su dalla valle .
Il grande dono di Dio per dirmi quanto mi ama!....
Un affettuoso e rispettoso abbraccio,
Agnese .
Quando è maggio
Quando è maggio e cantan gli usignoli
a sera tarda, di vivo concerto
dormono i passeri dagli stanchi voli
s’allieta il cor, d’un avvenire incerto,
seppur senza la luna, bella è la notte,
un venticello viene a sussurrare
lumi di lucciole, salgono su a frotte
dalla valle buia ad illuminare.
Quieta è la casa dalle fioche luci
e tutt’intorno dorme la collina,
tu mio Signore al riposo mi conduci
e mi vegli di notte, fino ch'è mattina.
© Agnese Di Venanzio
Roma, 14 - 05 - 2010 venerdì
Roma, 14 - 05 - 2010 venerdì
Grazie, Agnese. Bella e deliziosa poesia sul mese primaverile di maggio. Risalgono i ricordi dal passato. Ed è bello ricordare.
RispondiEliminaUn caro abbraccio anche per te.