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8 agosto 2013

LUNA D’AUTUNNO, DI FÁTIMA ROCÍO PERALTA GARCÍA.

I Edizione Gennaio 2013


PREFAZIONE



LUNA D’AUTUNNO



(raccolta di poesie di Fátima Rocío Peralta García)



di Antonio Ragone

Già fin dal titolo “Luna d’autunno”, s’intuisce l’atmosfera che si respira tra i versi della giovane poetessa peruviana Fátima Rocío Peralta García.
La luna, lì sospesa proprio in mezzo all’universo del mistero umano, sempre così tanto amata e cantata dai poeti, e da questi sempre vista come interlocutrice privilegiata, rappresenta la meta agognata e mai raggiunta, il desiderio più alto e più lontano ove trovare risposte alle tante domande disattese, e allo stesso tempo è rifugio delle inquietudini dell’animo umano. Bisogna alzar lo sguardo verso l’alto per mirar la luna, e già questo è segno d’una affannosa ricerca di sublimazione d’una realtà terrena nei cui meandri il pensiero si smarrisce e s’inquieta.
L’autunno è la stagione che segue alle follie dell’estate, può essere un momento di pausa per la riflessione (continua a leggere…)


“Sul lago della luna d’autunno

al tramonto dell’alba”




Boschi di silenzio

Si fonde la mia voce
tra immagini e suoni,
quale mito immortale
sulla linea melodica del bel canto.

O solitudine mia!
Si scopre sul palco del vento.

Illusioni
nella distanza del tempo
attraversano
boschi di silenzio.


Pelle di rosa

Profumo di un sospiro
al passo di un cammino,
pelle di rosa
frammento di un amore.

Preghiera di rugiada
spina di un addio,
nell’esilio della notte
portata dal vento.


Lacrima

Mirra d’argento
riposa sul mio velo,
affresco di Nardo
diletto.


Diluvio

Sul bilico dell’alito
al di là della verità,
labirinto nudo
senza dignità.

Lacrime del cielo 
alleanza nuova.

Ramo d’olivo
sulle morte foglie.
                       
Ferma il respiro.                     


Esodo

Forestiero
nelle acque del Nilo
stella deserta
nel frastuono del mondo.

Pagine di fuoco
manna del deserto
acque e palme
vigna d’incenso.

Fátima Rocío Peralta García

2 commenti:

  1. Ed è bellissimo come mi, ci conduci per mano dentro “l’anima” di Fátima , così desidero chiamarla, solo col suo nome, perché mi sembra già di conoscerla, poiché le tue parole e i suoi versi schiudono il suo mondo alla mia appartenenza.
    Colpita ed incantata dalla raffinatezza dei suoi versi, la tua prefazione è splendida.
    Grazie per avermi fatto conoscere Fátima.

    Maria

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  2. versi dai toni lievi,gradevoli,delicati...io li percepisco così

    RispondiElimina

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