Roma, 14 – 12 – 2013, sabato
Caro Antonio, due righe per farti i miei
più infiniti auguri di Natale (festa della Famiglia, scrissi in una poesia).
Se non ci fosse la forza della fede,
tutto sarebbe vano, anche il dolore, i lutti dei tanti vuoti e abbandoni,
ferite che non si cancelleranno mai, ma utili per divenire migliori.
Il mondo é sempre lo stesso, credo siamo
noi, con gli anni che ci illuminano, a vedere le cose in modo più saggio, e
prendere la vita in parte, anche con gioia.
Guardare avanti, con la speranza nel
cuore, anche se ci sono momenti di debolezza.
È lì che ti viene il bisogno di trasferire
tutto su un foglio di carta, scrivendo quello che gli altri non vogliono
sentire.
Ti allego l'ultimo mio scritto appunto (come
noterai già a settembre... sentivo che anche questo Natale sarebbe stato per
tanti… povero di sentimenti.
Un forte abbraccio con il cuore pieno di
profondo rispetto e gratitudine.
Agnese
La famiglia distrutta
Quanta miseria!...
nelle nostre famiglie
abbiamo tutto, non ci manca niente
eppur siamo, povera gente,
non v’è rumor di voci
mancano abbracci e baci,
il rientro stanco di un padre
con la sua autorevolezza,
con la sua destrezza
a tener la disciplina
e la madre, che il capo reclina
al cucito o sferruzzar la lana
esperienza lontana
di un mondo perso
quando tutto andava
nel suo verso,
il calore di un camino
di chi ti era vicino
la famiglia era unita
serena era la vita;
Case vuote, o affollate in disarmonia
doppie mogli o mariti,
figli sparsi per la via!...
oggi la chiamano… famiglia allargata!...
mentre da miseria essa è devastata.
© Agnese Di
Venanzio
Roma, 26 - 09 – 2013,
giovedì.
Difficile a volte gestire i cattivi
pensieri che caratterizzano il risveglio non programmato !... l’inconscio
è sempre operante mentre si dorme e incalza a volte interrompendo appunto il sacro sonno. La domenica !... anche
per me… è un giorno di “ resurrezione “… in quanto la vivo nella spiritualità, programmando la purificazione dell’anima mia
e si acquieta il cuore ormai stanco!...
ma non indurito. Rifocillare l’anima è
persino meglio che passeggiare in un parco verde.
Forse quei cattivi pensieri che si
affrettano e s’impadroniscono della mia mente giungono… perché lo spiritello
buono che conosce il dolore più profondo che assilla, mi detta da scrivere come
per aiutarmi ad esorcizzare quel dolore.
Scrivere sul dolore che assorbi
vivendo, sui rimpianti, le scelte errate irreparabili!....
Si liberarsi scrivendo il dettato
dell’angelo della carità .
Ed io !... ho obbedito.
(Roma, 29 - 09 – 2013, domenica)
Grazie, Agnese cara, per le belle parole, per la stima e l'affetto nei miei confronti.
RispondiEliminaIo ricambio di cuore.
Sinceri Auguri anche a te, grazie.
RispondiEliminaAntonio , grazie , sei sempre esageratamente gratificante ( sai bene leggere nel cuore degli altri - ed anche nel mio)
RispondiEliminaLargamente generoso, regali il tuo onorevole tempo e curi il cuore malato .
Per errore ti ho allegato anche la parte sottostante il testo poetico, (che definisco : note) e aggiungo ad ogni mio scritto . Grazie ancora infinite .