da sinistra: Vito Pinto, Antonio Ragone, il Sindaco Francesco Benincasa, l'Assessore alla Cultura e Turismo Giovanni De Simone
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“Riverberi vietresi”, pubblicato dalle Edizioni Akkuaria, è per il poeta, vietrese di nascita ma residente presso Roma, una sorta di rivisitazione della sua infanzia, dei luoghi, delle persone con le quali ha vissuto una consistente ed importante parte della sua vita di adolescente e giovane. “Quanti ricordi! – scrive Ragone nella introduzione al volume – Le passeggiate con gli amici giovanili per il corso di Vietri sul Mare, i bagni marini sotto il sole costiero dell’estate, le partite a carte nel retrobottega del ciabattino, quando la pioggia bagnava le vie del paese, le ore passate dai Salesiani, le partite di calcio, le passeggiate a piedi fino a Salerno passando vicino Palazzo Olivieri”. Ricordi intensi, colmi di profonde nostalgie, ma anche di incantate memorie tradotte in versi che portano quasi alla ri-scoperta di un paese che c’è, e chiamarlo per nome è un sogno.
Il volume, di 106 pagine, contiene 59 poesie racchiuse in tre capitoli: Viaggio verso il porto; L’isola nascosta; I passi sul sentiero sconosciuto, cui si aggiungono dodici “Colloqui con la perduta madre” ed infine un racconto, “Il gatto d’un regno lontano”, delicato omaggio ad un gattino trovato per caso, curato, amato, protetto, perduto un giorno d’improvviso.
Dai versi di Antonio Ragone e dal suo racconto traspare tutta la delicatezza d’animo del poeta e scrittore con evidenti sofferenze per la lontananza dal paese natìo.
“Enea o Ulisse?” si domanda Antonio Fiorito nella prefazione al volume. E aggiunge: “La poesia di Antonio Ragone ci aiuta a scegliere il “viaggio”, cioè il destino di Enea. Per Antonio Ragone (Ouverture) siamo tutti inconsapevoli marinai, ma la nostra antica meta, l’isola nascosta, non è Itaca, non è l’orizzonte ristretto della terrestrità, non è una dimensione umana chiusa in sé, conclusa in se stessa.”
Ritornano alla mente altri versi di altri autori, in fila, a corredo d’immenso, nel “Viale dei Poeti” della Villa Comunale di Vietri sul Mare, poeti che hanno cantato questo paese “anima di terra” come ha scritto Vincenzo Tafuri.
Antonio Ragone domenica è ritornato tra la sua gente, a ritrovo di ricordi, rapporti, affetti, visioni di un passato lontano eppure così velocemente trascorso, e si è fermato a guardare quella “notte” di mare d’amare, che per lui “è un elfo benevolo che popola la natura costiera ed il suo mare”.
Complimenti caro poeta! Meritevole di tutto questo e piú! sei grande come poeta e di azzurra anima! Piacere di essere una tua amica. Grazie.
RispondiEliminabellissima e tenera
RispondiEliminaLa dolcezza del Tuo sguardo è Poesia. Contiene e ci dona tutta la Vita del Tuo mare. ♥
RispondiEliminaTi ammiro Antonio, vivi bene la tua vita! Sempre nel mondo della poesia, dell'arte e vicino al mare. Saluti da Rovigno!
RispondiEliminaQuanto mi sarebbe piaciuto poter sorriderti faccia a
RispondiEliminafaccia fiera di te! GRAZIEEE sommo Poeta
dell'Anima!
Desidero rendere pubblico il mio plauso ad Antonio,raffinato e sensibile poeta contemporaneo,per gli onori tributatigli dai suoi illustri ed autorevoli compaesani.
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