I Edizione Gennaio 2013
PREFAZIONE
LUNA D’AUTUNNO
(raccolta di poesie di Fátima Rocío
Peralta García)
di Antonio
Ragone
Già fin dal titolo “Luna d’autunno”, s’intuisce l’atmosfera che si
respira tra i versi della giovane poetessa peruviana Fátima Rocío Peralta
García.
La luna, lì sospesa proprio in mezzo all’universo del mistero umano,
sempre così tanto amata e cantata dai poeti, e da questi sempre vista come
interlocutrice privilegiata, rappresenta la meta agognata e mai raggiunta, il
desiderio più alto e più lontano ove trovare risposte alle tante domande
disattese, e allo stesso tempo è rifugio delle inquietudini dell’animo umano.
Bisogna alzar lo sguardo verso l’alto per mirar la luna, e già questo è segno
d’una affannosa ricerca di sublimazione d’una realtà terrena nei cui meandri il
pensiero si smarrisce e s’inquieta.
L’autunno è la stagione che segue alle follie dell’estate,
può essere un momento di pausa per la riflessione (continua a leggere…)
“Sul lago della luna d’autunno
al tramonto dell’alba”
Boschi di silenzio
Si fonde la mia voce
tra immagini e suoni,
quale mito immortale
sulla linea melodica del bel canto.
O solitudine mia!
Si scopre sul palco del vento.
Illusioni
nella distanza del tempo
attraversano
boschi di silenzio.
Pelle di rosa
Profumo di un sospiro
al passo di un cammino,
pelle di rosa
frammento di un amore.
Preghiera di rugiada
spina di un addio,
nell’esilio della notte
portata dal vento.
Lacrima
Mirra d’argento
riposa sul mio velo,
affresco di Nardo
diletto.
Diluvio
Sul bilico dell’alito
al di là della verità,
labirinto nudo
senza dignità.
Lacrime del cielo
alleanza nuova.
Ramo d’olivo
sulle morte foglie.
Ferma il respiro.
Esodo
Forestiero
nelle acque del Nilo
stella deserta
nel frastuono del mondo.
Pagine di fuoco
manna del deserto
acque e palme
vigna d’incenso.
Fátima Rocío
Peralta García
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LUOGO DEDICATO ALLA CULTURA LETTERATURA POESIA E AI GRANDI POETI DEL NOVECENTO
8 agosto 2013
LUNA D’AUTUNNO, DI FÁTIMA ROCÍO PERALTA GARCÍA.
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Ed è bellissimo come mi, ci conduci per mano dentro “l’anima” di Fátima , così desidero chiamarla, solo col suo nome, perché mi sembra già di conoscerla, poiché le tue parole e i suoi versi schiudono il suo mondo alla mia appartenenza.
RispondiEliminaColpita ed incantata dalla raffinatezza dei suoi versi, la tua prefazione è splendida.
Grazie per avermi fatto conoscere Fátima.
Maria
versi dai toni lievi,gradevoli,delicati...io li percepisco così
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