Sono particolarmente affezionato a questa poesia scritta verso la fine di gennaio di quest’anno.
Io son fiero d’essere sempre sopravvissuto alle mie tempeste, lontane e recenti, e quando un giorno mi fermassi, stanco di lottare, sarà perché l’avrò voluto solo io se non chi, dopo tanta veglia, alfine mi farà dormire.
SOPRAVVISSUTA BARCA
Nel turbine dell’onde il marinaio
quando all’approdo giunge
è solo a trascinare
in secca la sua sopravvissuta
barca alla tormenta.
Cura da solo
qualche pungente ferita
bruciore d’acqua salata.
Antonio Ragone
Bellissima...più in italiano, a dire il vero, che in croato, ma comunque,...... una cosa bella conserva SEMPRE il suo fascino (almeno spero:-))) )
RispondiEliminaČamac poslije bure
U vrtlogu valova
mornar
na kraju svog putovanja,
u svojoj samoći,
mukotrpno,
izvuče
svoj čamac,
neoštečen poslije bure,
na suho.
I sam, kao uvijek,
svoju oštru ranu liječi
peckanje slanih kapi.
Un'altra mia poesia tradotta in croato! Grazie, Edo, per la bella sorpresa. Sono commosso. A presto!
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