Il mondo del mito, come ho scritto in parte nella mia presentazione, è il mondo dell’anima, in cui possiamo trovare lo specchio del nostro cammino interiore. Ulisse, o il cammino dell’uomo, in generale; Demetra, una delle tante forme della Dea Madre, e Kore, o Proserpina, sua figlia, appartengono al cammino di ogni donna, nel suo ruolo di figlia e di madre, nell’impegnativo cammino di “fare i conti” con la propria madre reale, o con ciò che di essa ha interiorizzato, e diventare anche “madre di sé stessa”. Nella mia ricerca il contatto con la natura, con la Terra, con gli alberi, hanno rappresentato un grande sostegno. Questa è una delle poesie pubblicate da Akkuaria , momento di questa ricerca.
Kore
Ti cerco e ti chiamo
Madre
Dei giorni bui
Madre oscura
Dei lutti e delle perdite.
Madre nera.
Madre profonda
Come radice
Aspiro e aspiro linfa nel buio più segreto
Da trasformare in luce
Madre
Ti ho trovata ovunque
Nella quercia
Nel faggio
Nell'ulivo
Figlia nata
Dal tuo tronco
Carne viva di legno
Da te sale il fuoco
Profondo
Madre
Donna
Maga
Sacerdotessa bianca
Nel chiaro di luna
Mi hai sorriso tra le acque di Samotracia
Nelle danze del tempio
Nel fuoco di quella sera
Cosa c'è per la donna?
Ondadigrano


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