15 dicembre 2013

UNA RIFLESSIONE POETICA DI AGNESE DI VENANZIO.



Roma, 14 – 12 – 2013, sabato

Caro Antonio, due righe per farti i miei più infiniti auguri di Natale (festa della Famiglia, scrissi in una poesia).
Se non ci fosse la forza della fede, tutto sarebbe vano, anche il dolore, i lutti dei tanti vuoti e abbandoni, ferite che non si cancelleranno mai, ma utili per divenire migliori.
Il mondo é sempre lo stesso, credo siamo noi, con gli anni che ci illuminano, a vedere le cose in modo più saggio, e prendere la vita in parte, anche con gioia.
Guardare avanti, con la speranza nel cuore, anche se ci sono momenti di debolezza.
È lì che ti viene il bisogno di trasferire tutto su un foglio di carta, scrivendo quello che gli altri non vogliono sentire.
Ti allego l'ultimo mio scritto appunto (come noterai già a settembre... sentivo che anche questo Natale sarebbe stato per tanti… povero di sentimenti.
Un forte abbraccio con il cuore pieno di profondo rispetto e gratitudine.
Agnese


La famiglia distrutta

Quanta miseria!...
nelle nostre famiglie
abbiamo tutto, non ci manca niente
eppur siamo, povera gente,
non v’è rumor di voci
mancano abbracci e baci,
il rientro stanco di un padre
con la sua autorevolezza,
con la sua destrezza
a tener la disciplina
e la madre, che il capo reclina
al cucito o sferruzzar la lana
esperienza lontana
di un mondo perso
quando tutto andava
nel suo verso,
il calore di un camino
di chi ti era vicino
la famiglia era unita
serena era la vita;

Case vuote,  o affollate  in disarmonia
doppie mogli o mariti,
figli sparsi per la via!...
oggi la chiamano… famiglia allargata!...
mentre da miseria essa è devastata.


© Agnese Di Venanzio
Roma,  26 - 09 – 2013, giovedì.


 Difficile a volte gestire i cattivi pensieri  che caratterizzano  il risveglio non programmato !... l’inconscio è sempre operante mentre si dorme e incalza a volte interrompendo  appunto il sacro sonno. La domenica !... anche per me… è un giorno di “ resurrezione “… in quanto la vivo nella spiritualità,  programmando la purificazione dell’anima mia e si acquieta il  cuore ormai stanco!... ma non indurito. Rifocillare l’anima è  persino meglio che passeggiare in un parco verde.

Forse quei cattivi pensieri che si affrettano e s’impadroniscono della mia mente giungono… perché lo spiritello buono che conosce il dolore più profondo che assilla, mi detta da scrivere come per aiutarmi ad esorcizzare quel dolore.
Scrivere sul dolore che assorbi vivendo, sui rimpianti, le scelte errate irreparabili!....
Si liberarsi scrivendo il dettato dell’angelo della carità .
Ed io !... ho obbedito.  
(Roma, 29 - 09 – 2013, domenica)

3 commenti:

  1. Grazie, Agnese cara, per le belle parole, per la stima e l'affetto nei miei confronti.
    Io ricambio di cuore.

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  2. Antonio , grazie , sei sempre esageratamente gratificante ( sai bene leggere nel cuore degli altri - ed anche nel mio)
    Largamente generoso, regali il tuo onorevole tempo e curi il cuore malato .
    Per errore ti ho allegato anche la parte sottostante il testo poetico, (che definisco : note) e aggiungo ad ogni mio scritto . Grazie ancora infinite .

    RispondiElimina

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