Raffaele Carrieri è un altro grande protagonista dimenticato della poesia italiana del Novecento.
Mi piace dedicare questo spazio, sia pure saltuariamente, a questi grandi Poeti per un tentativo di riscoperta e di rivalutazione.
Raffaele Carrieri nasce a Taranto il 17 febbraio 1905. A 14 anni interrompe gli studi e abbandona la famiglia per imbarcarsi alla volta dell'Albania. Rientra per un breve soggiorno a Taranto e riparte per stabilirsi nel 1923 a Parigi, dove conosce i poeti e gli artisti dell'epoca. Nel 1930 si trasferisce a Milano e vive scrivendo poesie e saggi d'arte. Nel 1984 muore a Camaiore. Poeta dall’animo inquieto e schivo, ha scritto moltissimo.
Di lui vi propongo la poesia:
Mi piace dedicare questo spazio, sia pure saltuariamente, a questi grandi Poeti per un tentativo di riscoperta e di rivalutazione.
Raffaele Carrieri nasce a Taranto il 17 febbraio 1905. A 14 anni interrompe gli studi e abbandona la famiglia per imbarcarsi alla volta dell'Albania. Rientra per un breve soggiorno a Taranto e riparte per stabilirsi nel 1923 a Parigi, dove conosce i poeti e gli artisti dell'epoca. Nel 1930 si trasferisce a Milano e vive scrivendo poesie e saggi d'arte. Nel 1984 muore a Camaiore. Poeta dall’animo inquieto e schivo, ha scritto moltissimo.
Di lui vi propongo la poesia:
Benevolenza, Signore
Benevolenza, Signore:
Un poco di silenzio
Dalla mia parte,
Un poco di pace.
Un poco di cenere
Sul grande fuoco
Che ancora s’attarda.
Un poco di chiaro
Sulla mia strada,
Un poco di spazio
Al tuo fianco.
Un poco di dubbio
Nel cuore dell’uomo,
Un poco di dubbio
Nella ragione.
Benevolenza, Signore:
Un poco di grazia
Nel tuo perdono.
Benevolenza, Signore:
Un poco di silenzio
Dalla mia parte,
Un poco di pace.
Un poco di cenere
Sul grande fuoco
Che ancora s’attarda.
Un poco di chiaro
Sulla mia strada,
Un poco di spazio
Al tuo fianco.
Un poco di dubbio
Nel cuore dell’uomo,
Un poco di dubbio
Nella ragione.
Benevolenza, Signore:
Un poco di grazia
Nel tuo perdono.
Bellissima poesia. Hai ragione, Antonio, quanti poeti dimenticati, è una vergogna sociale. Magari si dà tanta importanza alle banalità mediatiche che vengono appellate "vip - star", mi sento sconsolata. Per questo il mondo va male, se si desse alla cultura la sua giusta importanza, il mondo sarebbe migliore. Grazie, Antonio, per il tuo meritorio sforzo a favore della promozione della poesia e dei grandi poeti. Ho visto che sei di Vietri sul mare, io sono di Cava de' Tirreni, chissà, forse un giorno ci incotreremo. Ciao. Lucia
RispondiEliminaMagnifica, è semplicemente una poesia magnifica. E grazie a te l'ho conosciuta. Ho intenzione di cercare un libro di questo poeta, sperando di trovarlo...
RispondiEliminaciao Antonio, ha letto il tuo blog, interessante lo seguiro', per prendere sunto quando vorro' meditare, ogni tanto lo faccio! grazie ciao
RispondiEliminaGrazie a te, Peppe, amico mio.
RispondiEliminaCiao, Antonio
Ti ringrazio,Antonio,per avermi fatto conoscere questo poeta ;i suoi versi sono molto commoventi ed apprezzati da me che,come tu sai,oltre ad essere una estimatrice dell' "ars poetica",sono anche cattolica praticante.
RispondiEliminaComplimenti sempre per il tuo splendido blog!