LUOGO DEDICATO ALLA CULTURA LETTERATURA POESIA E AI GRANDI POETI DEL NOVECENTO
17 febbraio 2010
ANTONIO RAGONE: PRESENZA
Come mi è solito fare, spesso vado pei sentieri di montani boschi inumiditi di notturna pioggia, inoltrandomi, con impegno e passione, oltre i limiti della fiducia e della disponibilità. È così che sovente avviene di trovarmi immerso tra secchi cespugli giallastri e sempreverdi arcate di roventi spine. E mi ferisco, lasciando sull’erba molle gocce del mio sangue. La ferita brucia al sale dell’indifferenza, che impone in ogni caso la necessità d’una presenza cui rivolgersi. I poeti scrivono i diversi periodi della propria vita come li vivono, così, un giorno non molto lontano, nacque, tra altre, questa mia poesia. Un po’ dura, come le fredde pietre dell’amarezza che talvolta incrocio nei miei passi, sempre comunque pronto a ripercorrere altri sentieri pur bevendo sorsi di sana malinconia.
Tali versi hanno un contenuto malinconico,"spietato",ma,al contempo,bello e profondo. La realistica "crudezza" delle immagini è sottolineata dalla presenza delle anafore che più volte ho avuto modo di apprezzare nelle poesie di Antonio. Ancora una volta complimenti all'autore !
Tali versi hanno un contenuto malinconico,"spietato",ma,al contempo,bello e profondo.
RispondiEliminaLa realistica "crudezza" delle immagini è sottolineata dalla presenza delle anafore che più volte ho avuto modo di apprezzare nelle poesie di Antonio.
Ancora una volta complimenti all'autore !