In
montagna non si è mai soli, o meglio, si è certamente in compagnia con se
stesso e con le molteplici voci delle creature che vivono d’intorno, merli,
volpi, pecore e cavalli al pascolo. Pare che questi ascoltino l’ansia e l’inquietudine
del cuore, della stanchezza fisica e morale, pare che rispondano all’andare
ansante. Fa bene avvicinarsi alla natura con l’animo disposto a sentire il
fascino della vergine bellezza per poter essere confortati nel cuore e
ritemprati nel corpo.
Nelle passeggiate sui monti mi soffermo ad ascoltare i silenzi della natura, ad osservare il rigoglio di vita che mi circonda, mi riapproprio del gusto della libertà. Ora siamo rimasti veramente soli, io e il mio pensiero, noi due, i nostri timori. Alzo lo sguardo e mi meraviglia la distesa ondulata delle montagne circostanti.
Nelle passeggiate sui monti mi soffermo ad ascoltare i silenzi della natura, ad osservare il rigoglio di vita che mi circonda, mi riapproprio del gusto della libertà. Ora siamo rimasti veramente soli, io e il mio pensiero, noi due, i nostri timori. Alzo lo sguardo e mi meraviglia la distesa ondulata delle montagne circostanti.
Più
tardi scenderemo a valle…
Caro Antonio, poeta, scrittore e sensibile osservatore, ti leggo e mi identifico con gioia al tuo sentire. La tua voglia di libertà e di contatto con la natura, con quella esistenza fisica e spirituale che è parte della tua stessa sostanza interiore, è talmente visibile e chiara a chi legge, che non ci resta altro di stupirsi e di sedersi ai piedi dei versi per ascoltare e vedere quanto essi materializzano ai nostri occhi interiori e quali doni vengono a portarci.
RispondiEliminaNon ti dico altro, ma vorrei poterti esprimere con parole più alte quel che tu rappresenti per me sul piano della cultura e su quello della fraternità.
Alessio Patti
E ricami la "bellezza" che si tesse sull’ordito della natura
RispondiEliminaL'invisibile diventa tangibile.
Il vento é solo aria che scompiglia e spettina i pensieri quieti...
<3 T'abbraccio
Mariaconcetta
RispondiEliminaCarissimo Antonio, da tempo non visitavo il tuo blog ... (per farlo ho bisogno di pace,tranquillità per poi assimilare i tuoi scritti per me "nutritivi". Bello questo racconto sulla montagna , quasi una fotografia; anche la foto é molto bella. Hai scritto il testo in verde !...questo ci accomuna(per i miei primi timidi scritti ho sempre usato il verde) e questo verde della tua scrittura pare fatto in sintonia con il bellissimo bosco di conifere. Mi hai fatto rivivere il mio monte Sirente anni 80. La montagna con il suo "silenzio" , il silenzio conduce sempre a Dio (ovunque ci troviamo)e la montagna ancor più ci porta vicini all' Artefice della " creazione" ..., ma non ce ne rendiamo conto perché Lui ... ci confonde, e ci regala la sua beatitudine attraverso i versi i sottili rumori o sussurrii di tutte le sue creature. Credo che quella pace la si prova perché é in sintonia con Lui che ci troviamo. Sintonia che guarisce. Grazie ancora una volta e ... un abbraccio, Agnese.
da' un senso di pace interiore!
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