Due liriche delle venti che sono nella prima parte del libro, la seconda parte è un saggio critico sull'esperienza inesplicabile della sofferenza umana.
“La Passione di Cristo non è avulsa dagli uomini, anch’essi ne sono coinvolti.
Gli apostoli rappresentano la sofferenza e l'inquietudine dell'umanità".
III
Sotto gli ulivi dormiamo noi apostoli,
Gesù nell’ombra in angoscioso pianto.
Giuda, cos’hai nel cuore, qual tormento,
compagno nostro, Giuda traditore,
tu con un bacio, amico, lo tradisci;
eppur con noi, tra noi, sperimentasti
medesimi sentieri faticosi.
Soffre il tuo cuore la confusa legge
di ciò che non sappiamo giusto o ingiusto,
l’atroce tarlo della solitudine
che disperata logora ogni mente,
l’eterno conflitto che ci strugge.
IV
E tutti siam scappati nella notte,
fuggiti trepidanti tra le piante,
provando la paura, amante nostra.
Ciascuno fugge verso il suo paese
tra leoni che cacciano le prede,
palpitando in un battito di ali,
la pena di vivere si fa dura.
Mistero d’un dolore inesplicabile,
o questa nostra carne così debole
così confusa dentro la ragione.
Ora, ci copra la notte, nasconda
i nostri volti, e ci dia rifugio.
Antonio Ragone
Che meraviglia. Stringe il cuore. Grazie Antonio,amico caro. Ti abbraccio!
RispondiEliminaQuesto scritto di sensazioni ben spiegano la sofferenza del cuore quando si perde... e solo diventarne consapevoli rende il passo più agevole nel ritrovare la giusta via! Adorato Antonio sei luce!
RispondiEliminaCarissimo Antonio, questi due passi sono molto intesi. Colmi di sofferenza, di coinvolgimento, di riflessione. Nessuno è esente da questo passaggio... un dolore sordo, colpisce, trafigge ogni cuore per poi ritrovare la luce. Molto belli!
RispondiEliminaGRAZIE DEL REGALO...MOLTO BELLA...
RispondiEliminaLe paure non si sciolgono nella notte.
RispondiEliminaE gli occhi e il viso di ogni Giuda impauriti e pallidi si gonfiano nel buionotte senza luna.
E i fantasmi poi infestano il petto, lo lacerano. Nel silenzio Sublime non si sarà mai soli.
Una carezza al cuore, mio immenso amico. ♥
Grazie x questa forte emozione.
RispondiEliminaCaro Antonio, cosi al leggerti si rende più umana la paura, la sofferenza, la inquietudine, etc. Che dire, sei grande poeta, un abbraccio d'anima, Ana
RispondiEliminaGrazie Antonio... la tua è una vera testimonianza di fede ampliata da severe riflessioni sui punti cardini della vita.
RispondiEliminaE' triste e solo
RispondiEliminasangue suda il Cristo
i discepoli avvolti nel sonno.
E' vero Uomo
...recalcitrante al Compito
ricordato dall'Angelo.
Ma è Figlio
del Padre obbedisce il comando
accetta consapevole il bacio.
Giuda che l'ha tradito
era necessario
perché s'immolasse l'Agnello
e il Peccato fosse lavato.
una mia postilla in versi a commento dei tuoi magnifici. BUONA PASQUA!
Grazie Antonio, la sofferenza descritta molto bene tocca l'anima e il cuore, sei molto sensibile e caro, grazie della tua testimonianza.
RispondiEliminaDi un rifugio che leghi la speranza al pianto e lo dissolva, di questo abbisognano in molti, grazie Antonio per la tua splendida poesia.
RispondiEliminaAntonio... molto sentite queste liriche... con l'avvicinarsi della Pasqua anche noi viviamo la Passione del Cristo... una volta ho fatto una mostra intitolata "LA PASSIONE " tutti volti del Cristo, espressioni di sofferenza per salvare l'umanità...
RispondiElimina..."Ora, ci copra la notte, nasconda i nostri volti, e ci dia rifugio." La notte, eterna consolatrice... madre, sorella che lenisce le ferite dell'animo e ci porta per mano verso il nuovo giorno... La notte... puo' essere lunghissima quan...do si trasforma in matrigna implacabile e ci tiene svegli a pensare, pensare, pensare... a cosa? Spesso a tutto e niente... Tutto è nel silenzio della notte... Bellissima lirica, un grande abbraccio, Antonio!
RispondiEliminaMolto gradita caro Antonio... complimenti.
RispondiEliminaSoltanto un animo sensibile come il tuo,Antonio,può addentrarsi in argomenti così delicati,come testimoniano queste emozionanti liriche che trattano della Passione di Cristo e dello smarrimento degli Apostoli,smarrimento che simboleggia il turbamento degli esseri umani nel contesto di gravi situazioni.
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