Casertavecchia, frazione di Caserta che sorge alle pendici dei monti Tifatini, è un antico borgo medievale rimasto intatto nel Tempo.
Pier Paolo Pasolini, nel periodo settembre-ottobre del 1970, lo scelse come location per giravi gran parte degli esterni del suo film “Decameron”, che uscì nel 1971.
Qualche anno fa mi recai a visitarlo, ebbi l’impressione di trovarmi immerso nella Storia.
UN GIORNO A CASERTAVECCHIA
M’insinuo nei vicoli della storia
tra l’allegria della scolaresca in gita
culturale, unici vivi che s’incontrano,
oltre ai cani, nei gelidi passi.
Casertavecchia dorme nella sua fredda storia,
come ogni storia è fredda del passato,
e la solitudine che segue agli eventi strepitosi,
ripetutisi nel tempo, smarrisce il pensiero
in una illogica assenza. Eppure vivo dei secoli
ogni momento, sento il respiro d’uomini e donne,
ne rimane l’immagine d’esser loro vicini,
perché lì son stati dove son’io adesso,
quasi smarrito, e forse anch’io assente.
Ad altri, che nel futuro verranno, tra i vicoli
infreddoliti che tutti s’aprono alla piazza del Duomo,
alla facciata, così antica, al campanile,
sarà concesso di sentire di noi
moderni il fiato e il passo confondersi
in quest’aria natalizia. È fredda l’aria,
e mentre scendo per la stretta via,
quasi impaurita, m’imbatto in un gregge
che ritorna dalla storia, mentre d’intorno
s’ergono innevati i monti, che proteggono
da lontano, tra spazio e spazio, un gelido mare.
Antonio Ragone (da “L’isola nascosta” Ed. Akkuaria 2007)