Una cavalla senza meta
Un giorno ti trovai tutta sola in un immenso prato
e mi tenevi il muso con lo sguardo abbassato.
Tu stavi capendo
che ti stavamo vendendo.
Noi abbiamo cercato di domarti,
ma era troppo tardi per fermarti.
C'è stato nella tua vita chi ti ha messo le mani addosso
senza provare il benché minimo rimorso.
Quante volte ti ha colpita
e tutto perché non sei mai stata capita.
In quel momento cercavi di non aver paura,
ma non preoccuparti è la nostra natura.
E ora:" Ciao Margot, ciao piccolina e cerca di risalire la ripida collina".
(Zio Tonino spero che ti piaccia e tieni conto che l' ho scritta l' anno scorso.
Ti auguro di nuovo a te e a tutta la tua famiglia un felice Natale.
Da Anna Maria).
Grazie, Anna Maria, dei tuoi Auguri di Buon Natale, che estendiamo a tutti gli amici di questo blog. Ciao!
RispondiEliminaIn questa dolce e delicata poesia il cavallo,destinato ad una fine molto triste,rappresenta un po' il genere umano,afflitto dall'incomprensione altrui e dalla mancanza di affetto da parte delle persone alle quali si è dedicata gran parte della propria esistenza.
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