Dunque, non mi è facile descrivere o commentare queste mie ultime, è un "viaggio" introspettivo nel mio passato in compagnia del mio passato!
Io ed il mio passato, sottobraccio, ma al contempo il mio passato sono io. insomma, io e il mio passato a rivedere il mio passato! Gli chiedo di "non far rumore", c'è sempre qualche distrazione perché non è facile guardare nel proprio passato con onestà.
Gli Alberi che costeggiano il viale, sono i vari personaggi che hanno fatto parte della mia vita, anche personaggi della terra d'Egitto, gli amici, il desiderio di ritorno in quella terra.
I rimpianti...
… il mio passato… come fosse un amico fidato!
Si, siamo "così"!
Incontro col passato I
… Un incontro col passato?
Ah! potrebbe accadere!
passerò in rassegna
i malefici che mi furono dati
le grazie che ebbi avuto
e stilerò poi un resoconto
dei pro e dei no
proseguirò così il mio
prossimo cammino
nel segreto di me
celando la mia ombra
22 aprile 2010
Incontro col passato II
Facciamo un giretto io e te
teniamoci sottobraccio
iniziamo a camminare
io e te
è lungo
il viale del trascorso
Alberi costeggiano il Viale
alberi di origini diverse
un po’ qui di questa terra
un po’ là dove m’è cara: l’Egitto
che spesso rivedo in sogno
E m’incanti
all’unisono siamo io e te
sei passato e sei presente
scendiamo dunque nei meandri della memoria
che ora è avvicinabile
e non sviarmi col tuo rumore
iniziamo a spazzar via i rimpianti
spezziamo quei flebili legami
con chi volle arrecar malaugurio
la resa dei conti è vicina
tante volte abbiamo perdonato
tante volte abbiamo dimenticato
chi volle arrecar malaugurio
Dimmi, quante furono le grazie?
Poche?
Ah! m’occorre più fermezza
riprendiamo il percorso
di nuovo senza timore
senza remore
2 maggio 2010
Ti lascio questa nuova di questa mia sera, non so, è da stamani che le parole, i versi bollono e ribollono nel mio calderone (me stessa)! Sono stanca per la giornata un po’ così, che come ti dicevo, sono giorni che in me bollono versi, pensieri e parole come io amo definire a volte.
Ho letto più volte la tua lettera ad un amico e ne convengo: fa bene alla poesia il periodo d'introspezione in cui ci si imbatte, lungo o breve che sia.
Ho letto più volte queste tue righe e devo dire che "mi hai dato una spiegazione" hai risposto ad una delle mie domande senza risposta, il periodo d'introspezione a cui spesso andiamo incontro, spesso cela risposte che non vediamo al momento (almeno a me sovente accade così).
Forse noi animi poeti, diamo davvero tanto in cambio di molto poco!
Niente Antonio, volevo solo dirti che convengo con quanto tu descrivi nelle tue righe e volevo ancora ringraziarti. Angio
Il fiume dei poeti
Non si può fermare il fiume dei poeti
nemmeno prosciugare il loro inchiostro
perché si rifà da solo... il fiume dei poeti
è immune alle siccità
e non va in secca
qualunque sia il tema
3 maggio 2010
E ti mando una poesia dedicata alla mia Nonna Maria
Alla mia Nonna Maria.
La mia nonna Maria
m’ha dato la magia
la magia delle parole dette al tramonto
dinanzi al limpido blu dell’incantevole sera
E sebbene tarda sera non fosse
v’era la magia delle stelle spiegate
e sparse nel prematuro buio montano
e il tanto che m’ha dato la Vita
di bimba prima,
di ragazza durante
di donna poi
ha fatto si che arido sia divenuto il mio cuore
da pormi solenni dilemmi?
Quel tanto che m’ha dato la Vita
di bimba prima,
di ragazza durante
di donna poi
ha fatto si che il mio riso si beffasse,
si burlasse di me nell’eterna lotta ?
ma la mia nonna Maria
non m’ha dato in dote questa magia
da donare a bimbi come me
2009
© Angioletta Faccini
© Angioletta Faccini
Meravigliose e splendide, Angioletta!
RispondiElimina"Il fiume dei Poeti" è un'incantevole metafora.
Belle. La poesia di Angioletta Faccini nasce da un evidente vissuto personale e sofferto e si percepisce con arte nei suoi versi profondi e sensibili.
RispondiEliminaGrazie.
RispondiEliminaSolo questo, altre parole non ho, non ne conosco!.