La voce del vento autunnale che giunge all’anima inquieta del poeta è un lungo lamento simile a singhiozzante musica di violini, che strazia il cuore dando una opprimente sensazione di stanchezza. Lo scorrere implacabile delle ore fa riaffiorare lontani giorni con i loro ricordi, tristi fino al pianto. E nell’amara tristezza del momento, il poeta coglie l’immagine accorata di se stesso, che, simile ad una foglia in balia del vento, non trova pace. È come sentirsi senza vita, una foglia morta.
- Annotazione: Avviene, mio malgrado, quando mi appresto alla traduzione d’una poesia, di scriverla con la penna della mia anima. Naturalmente, né ne sarei capace, senza nulla togliere alla statura letteraria del suo autore.
CANZONE D’AUTUNNO
I lunghi singhiozzi
di violini
dell'autunno
feriscono il mio cuore
d’un battito
monotono.
D’inquietudine pregno
e affranto, quando
l’ora mi colpisce,
riaffiorano
antichi giorni
e piango.
E mi abbandono
all’implacabile vento
che mi sbatte
di qua, di là,
simile ad una
morta foglia.
Paul Verlaine
(Traduzione di © Antonio Ragone)
Meravigliosa come la tua traduzione! Grazie, ti abbraccio.
RispondiEliminaMolto bella. La poesia la conosco, l'ho letta sia in originale, che tradotta... La tua traduzione è davvero magistrale... degna di una grande penna qual era Verlaine e quale sei tu.
RispondiEliminaconcordo, tradurre è lasciar respirare alla poesia l'essenza dell'autore senza forzature.
RispondiEliminaTradurre è un gesto di appartenenza e di alterazione. E' risentire ma in modalità diverse. Bella la tua traduzione, evanescente ed evocativa, musicale come lo spirito "decadente" di Verlaine. Nello stesso tempo personale, cadenzata sulla linea del tuo sentire..GRAZIE ANTONIO...UN ABBRACCIO
RispondiEliminaGrazie Antonio
RispondiEliminaLa penna della tua "anima"..ti rappresenta radiosamente,dalla scelta decisa sensibilmente nel tradurla ,facendola intensamente " tua"… lusingata di avermela presentata! Grazie Antonio!
RispondiEliminagrazie di cuore!
RispondiElimina
RispondiEliminaMolto bella, grazie.
Fra tutte le traduzioni che ho avuto occasione di leggere di questa poesia di Paul Verlaine (alcune delle quali a dir poco indegne) devo dire, mio caro Antonio, con estrema franchezza, che questa tua è di gran lunga la più "poetica", molto distante da quelle traduzione prettamente letterarie che ci hanno propinato sino ad ora. Non ho notato grossi sconvolgimenti dei significati, ma bensì una maggiore armonizzazione del verso, associato a un uso molto più appropriato dei termini, questo naturalmente, reso possibile grazie alla tua straordinaria sensibilità e anche al fatto che tu stesso sei poeta d'indiscusso valore. Verlaine ne sarebbe stato fiero.
RispondiEliminaMirabile, vorrei spendere due degne parole sul Traduttore: conosco bene Verlaine e ho letto molte traduzioni delle sue poesie... bene; questa è una poesia in italiano di Verlaine; significa che il poeta francese, se fosse stato in grado di poetare in italiano, avrebbe scritto i suoi versi come Antonio ha fatto, persona che conosce la lingua francese. Ho una stima tale di te e ti ho apprezzato anche perchè conosco le difficoltà di coloro che cercano di rendere una lingua in un'altra. Ecco che noi insegnanti di una lingua straniera, per ragioni didattiche, onde far conoscere le varie parti del discorso agli allievi, il più delle volte incappiamo in traduzioni letterali...
RispondiEliminaanch'io pur essendo incolto ed impreparato ho sempre pensato che tradurre una poesia fosse una cosa molto tosta per dargli la giusta sonorità d'origine...ma dopo Mario Rigli che traduce anche liriche di Munir Mezyed oggi ho imparato che Antonio Ragone non gli è da meno... come ho imparato che in poesia la semplicità sentita vale molto di più di ogni ricercata parola
RispondiElimina
RispondiEliminaBella poesia e bella la foto: l´autumno è per me la piu bella anche se io vivo in Brasile.
Immagino l'anima tua che accoglie il senso poetico di Paul Verlaine ed è subito comunione di quel sentire, di quell'avvertire malinconia che meglio sublima concetti interiori!!! Carissimo Antonio Ragone tu ne sei relatore assoluto insieme alla tua anima! Grazie del post... li aspettavo da te!!! Ciaooo e grazie per tutto
RispondiEliminaGrazie Antonio Ragone, imparare sempre più é la sfida, grazie mille volte per la traduzione bellissima che hai fatto di Verlaine. Sei grande d'anima e come poeta. ***
RispondiEliminaDa sempre si è discusso sulla complessità della traduzione poetica. La poesia, oltre che parole, contiene elementi originari importanti, come il sentimento, lo stato d’animo, il ritmo, che ovviamente sono intraducibili. Allora il traduttore si trova di fronte a due scelte: tradurre la poesia letteralmente, o rielaborarla dopo essersene ben nutrito al meglio dell’originale, per poi trasportarla nella nostra lingua. Nel primo caso ci troveremmo di fronte ad una poesia che più tale non è, essendo venuto a mancare ritmo, assonanze, dissonanze, ci troveremmo di fronte ad una poesia diventata prosa, ma soprattutto senza più anima. È chiaro che, per me, solo nella seconda soluzione la poesia può rimaner tale, dove, pur senza stravolgere il pensiero dell’autore, si riesce a mantenere, fin dove è possibile l’atmosfera poetica originaria; è chiaro che allora il traduttore dovrà fare la sua parte, dovrà metterci di suo. Avevo ben inteso il pensiero di Antonella, insegnante di francese, che ha voluto davvero lusingarmi con il suo commento. Grazie a tutte le amiche e gli amici per la loro preziosa presenza.
RispondiEliminaLa precarietà dell vivere,la malinconia ed il languore decadente che respirano nella poesia di Verlaine risaltano con ritmi incisivi,punteggiati dalla tua acuta sensibilità....Grazie di cuore,Antonio
RispondiEliminaNon conosco il francese per cui non posso esprimere un giudizio sulla traduzione. Alla luce di quanto leggo dai commenti e confrontando il testo con altre TRADUZIONI posso solo dire che nulla è stato tolto nè distorto, e ringranzio Antonio per avermi fatto rivisitare questa poesia così struggente. La prima strofa del poema Canzone d'autunno è stata utilizzata da Radio Londra per comunicare alla resistenza l'imminente avvio dello sbarco in Normandia, durante la Seconda guerra mondiale. Grazie del tag, carissimo Antonio Ragone
RispondiEliminaMolto bella la tua premessa relativa allo scrivere con la penna dell'anima. Bello (ed originale nella traduzione) il passaggio "...D’inquietudine pregno e affranto, quando l’ora mi colpisce, riaffiorano antichi giorni...".
RispondiEliminaGrazie Antonio. Un caro saluto a te ed ai tuoi cari.
Il frusciare delle Parole
RispondiEliminascava ed esalta i r_umori
tra le pieghe dei pensieri
Poi un soffice tormento
si con_fonde sull’orma inquieta
che cammina l’Attimo eterno
un istante
poi ancora Oltre l’Oltre
per incidere l’appartenenza.
Tu Antonio hai aggiunto il tuo tocco Poeta e hai reso la lirica, la mia lirica, quella che tocca le mie corde nascoste.
Tu sei Poeta nell’anima prima che nella penna.
Splendido Antonio a Te la mia carezza
Molto bella. Mi permetto, Antonio Ragone di paragonarti ad un attore, ma di quelli tra i grandissimi, calato perfettamente nel personaggio che interpreta. Grazie...
RispondiEliminaTradurre efficacemente una poesia è come riscriverla; giacchè in poesia ogni parola è il sintomo di un segreto che rimane intatto, lo indica senza svelarlo. Scopre l'eco e non la cifra delle cose, ed in tale sua funzione affina la sua semantica a tal punto da rendere evanescente la sua radice. Sicchè trovare, in questa dimensione, la sua corrispondenza in altra lingua è un compito assai arduo, se il traduttore non si appropria dello spirito dell 'Autore.
RispondiEliminaE questo è molto più che una interpretazione, perchè la interpretazione consente la libertà dell'interprete, che invece è impedita a chi traduce, perchè a questi deve imporsi la sola prospettiva di chi l'ha scritta.
Ecco perchè è altamente meritoria questa Tua impresa, caro Antonio Ragone. Ci voleva un altro poeta e Tu hai ampiamente onorato questa necessità in ragione del Tuo talento.
Grazie di questo dono che ci hai fatto.
UN'IMMAGINE quella dell'autunno malinconica.. attraverso i suoi profumi.. caldi colori che ci riporta ai ns ricordi più cari!! Custodite gelosamente.. nelle ns memorie!! Ci accompagnano lungo il cammino della ns esistenza..! Inevitabilmente!!!.............."D’inquietudine pregno
RispondiEliminae affranto, quando
l’ora mi colpisce,
riaffiorano
antichi giorni
e piango".....................!!! Grazie della tua attenzione carissimo Antonio Ragone!! Splendida premessa la tua..! Parole semplici che.. rimangono impresse dentro.. attraverso la "penna dell'anima".. come scrivi tu!! Nel cercare di capire il profondo significato delle parole.. dei suoi contenuti e messaggi con la ns capacità di "unirci" con tutte le cose che circondano e appartengono all'essere!!!... Un caro saluto e.. una felice giornata!
Antonio..grazie per la tua delicata scelta...Verlaine e' uno dei miei Poeti preferiti......abbraccissimo caro
RispondiEliminaA me sembra ottima. Credo che anche nella traduzione avvenga quell'interpretazione personale della Poesia che affascina il lettore. Grazie Antonio!
RispondiEliminaChanson d'automne.
Les sanglots longs
Des violons
De l'automne
Blessent mon coeur
D'une langueur
Monotone.
Tout suffocant
Et blême, quand
Sonne l'heure,
Je me souviens
Des jours anciens
Et je pleure,
Et je m'en vais
Au vent mauvais
Qui m'emporte
Deçà, delà,
Pareil à la
Feuille morte.
Come un attore, ma di quelli tra i grandissimi, calato perfettamente nel personaggio che interpreta, così Antonio Ragone traduce questa famosa poesia di Paul Verlaine.
RispondiElimina
RispondiEliminaUna poesia che tocca il cuore
Anche se non ricordavo perfettamente questa poesia di Paul Verlaine,rimango ugualmente estasiata di fronte alla corrispondente traduzione magistralmente operata da Antonio.
RispondiEliminaNelle liriche di Verlaine, questo grande poeta decadente, vengono sempre evidenziate le ebbrezze che nascono dallo smarrimento in abissi insondabili e cupi dell'essere.
Antonio carissimo ritrovo qui la tua traduzione dell'opera di Verlaine e ne sono felice poiché è sintonia di versi per uno stato dell'anima che conosco appieno... E infatti quel tempo che accomuna età in pensieri che raccontano per lo più interiorità malinconica...inesorabile viaggio nel tempo che guarda indietro e raramente avanti! Come già ebbi modo di scrivere la tua eccellente traduzione è comunicazione perfetta da un anima all'altra della vita inesorabilmente in declino! Ti abbraccio Antonio e graziee d'essere qui!
RispondiElimina
RispondiEliminaMolto bella.... grazieeeee
Antonio, un carissimo saluto...
RispondiEliminagrande Verlaine, e buona la tua traduzione Antonio, merci
RispondiEliminaè veramente una poesia che colpisce me all'interno del mio cuore, provocando in me sensazioni mai provate ti amo paul e ti ringrazio di avermi donato questa tua poesia
RispondiElimina